Perché l’arresto del signor Telegram deve preoccuparci. In ogni caso, non facciamoci distrarre dalle sirene della libertà di informazione. Non è attraverso Telegram che saremo liberi. La soluzione c’è (in fondo all’articolo).
Breaking News: il padrone (anzi, padrino) di Telegram, Leggi tutto “La censura mondiale Vs. san Pavel Durov”

Non è solo l’energia a rendere problematico il settore del web: adesso il problema è anche il consumo di acqua.
Si vociferava che Sam Altman, amministratore delegato (“padrino”, diciamo noi) di OpenAI, l’azienda che distribuisce ChatGPT, stesse conducendo un esperimento, uno dei più ampi mai realizzati in questo ambito, sul reddito di cittadinanza, fornendo a cittadini USA a basso reddito un sostegno mensile di 1.000 dollari per un periodo di tre anni, senza alcuna condizione. Ora sono usciti i risultati.
La difesa dei beni pubblici (acqua, energia, beni naturali) comprende ora anche la comunicazione digitale globale, i nostri dati personali, la nostra privacy. Il ruolo del Garante per la Privacy è reso ridicolo da una prassi di prelievo incondizionato di dati ormai evidente a tutti.
Avrete sicuramente notato la svolta ‘a pagamento‘ delle principali testate giornalistiche nazionali e internazionali. La cosa ha scatenato in me notevole irritazione, soprattutto alla luce del film “Il figlio di Internet“, dedicato ad Aaron Swartz.
Oggi una cattiva notizia.
Se crediamo nella necessità di impegnarci per un mondo migliore, dovremmo tenere sempre a mente un vecchio adagio: i mezzi sono più importanti dei fini. I mezzi modificano i fini (e anche le persone che li perseguono) lungo la rotta che si percorre per raggiungerli, è un’esperienza che ciascuna di noi ha vissuto. C’è scritto anche nella 